SAN NICOLÒ IL GRANDE AD ORAS

SAN NICOLÒ IL GRANDE AD ORAS

UNA MOSTRA SU SAN NICOLÒ IL GRANDE AD ORAS

A cura del dottor Mario Po’

Per la prima volta dall’anno 1101, quando le reliquie di San Nicolò arrivarono a Venezia, una Reliquia del grande santo Vescovo di Myra giunge nelle chiese a lui dedicate nella Terraferma veneta appartenente alla diocesi di Vittorio Veneto, in particolare a Motta di Livenza, Brugnera, Sacile.   Questa straordinaria presenza è iniziata il 5 dicembre 2021 e terminerà a settembre 2022, con il ritorno della Sacra Reliquia a Venezia.

In questa occasione, attraverso una Mostra informativa ci si propone di comprendere la figura di San Nicolò, che pare ormai per molti essere un personaggio più della leggenda che della storia.  Invece, egli è stato un santo che ha patito le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano, che ha partecipato da protagonista all’importantissimo Concilio di Nicea del 325, che ha segnato la devozione di intere nazioni del mondo, che ha protetto per secoli le flotte veneziane padrone del Mediterraneo, che ha da sempre aiutato i naviganti di mare e di fiume.  Egli è anche il protettore dei bambini, delle ragazze che progettano di sposarsi, dei farmacisti, degli ammalati delle malattie da contagio.     Per questo suo carattere nell’iconografia religiosa veneziana è associato a San Rocco e a San Sebastiano nella lotta alla peste.

 

San Nicolò aveva un carattere mite e dialogante, ma fermo sui principi fondamentali, fino al punto di saper tener testa all’Imperatore Costantino, ai potenti del suo tempo, ma anche agli eretici, soprattutto l’egiziano Ario che aveva sferrato un attacco dottrinale imponente e subdolo al cuore del cristianesimo.

 

Per questa fermezza verrà proclamato “Confessore della Fede” e sarà scelto per presidiare la verità nel territorio veneziano-friulano, quando vennero costruite le prime chiese lungo il fiume Livenza, come a Motta.     La venezianità mottense confermò nel tempo il culto a San Nicolò che era preesistente e che, probabilmente, ha la stessa durata di quella praticata in Laguna per le contaminazioni con la devozione orientale prodottesi attraverso la presenza bizantina.

 

San Nicolò viene anche chiamato San Nicola di Bari, San Nicola di Myra, San Nicola Magno; è sempre la stessa persona vissuta tra il 260 e il 347 dopo Cristo nella regione della Lycia, nell’attuale Turchia.  Le sue reliquie sono state trafugate in due momenti a Myra: in parte (le ossa grandi) nel 1087 da una spedizione di Bari che non accettava la supremazia veneziana anche in questo ambito; in parte (le ossa piccole) dalla flotta veneziana, circa cento anni dopo, che partecipava alla IV Crociata.

 

San Nicolò è un gigante della storia dell’umanità che parla ancora alle persone del nostro tempo, con la potenza del suo coraggio, della sua coerenza e della sua generosità.  Questo è ciò che racconta la Mostra presente nell’Ospedale di Motta di Livenza fino al 31 marzo 2022 e che soprattutto prepara in modo degno il grande momento dell’arrivo della Sacra Reliquia proprio qui in Ospedale nell’estate di quest’anno, come segno di aiuto e consolazione per tutti.

 

 

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