L’assunzione di farmaci è un gesto comune e importante e dunque deve essere fatto con criterio e consapevolezza affinché il farmaco possa esplicare al meglio la sua azione.
Perché ciò avvenga è necessario che il medico che li prescrive entri in sintonia con il proprio paziente spiegando con parole semplici e adeguate la natura del problema e la conseguente scelta del farmaco.
Dall’altra parte il paziente deve essere chiaro nel descrivere i propri disturbi, eventuali patologie pregresse, difficoltà nella deglutizione o eventuali reazioni allergiche già avute con altri farmaci.
L’ instaurarsi di un buon rapporto tra medico e paziente è il primo e fondamentale passo affinché una terapia abbia successo. Il giusto dosaggio di un farmaco è assolutamente importante per ottenere il massimo dei benefici.
Assumere una medicina al di sotto della sua dose minima potrebbe non avere nessun beneficio mentre assumerlo al di sopra della sua dose massima potrebbe portare ad effetti collaterali e tossici.
Un atteggiamento assolutamente da evitare è quello di farsi autodiagnosi aumentando la dose del farmaco per avere un effetto più forte e diminuendola per ridurre eventuali effetti indesiderati.
Come per le dosi anche il rispetto dei tempi di assunzione di una medicina è importante. Quindi assumere il farmaco alle dosi prescritte agli intervalli raccomandati: intervalli più brevi porterebbe ad effetti indesiderati , intervalli più lunghi ad una riduzione dell’efficacia. Inoltre è opportuno non interrompere la “cura” prima del tempo stabilito con il medico onde evitare il possibile fallimento della terapia o creare resistenze come nel caso degli antibiotici.
Altrettanto importante è sapere se una compressa può essere spezzata o assunta intera, se i granulati possono essere sciolti solo in acqua o anche in altre bevande.
Ci sono poi dei farmaci che vanno assunti al mattino, altri preferibilmente alla sera. È fondamentale anche sapere se un farmaco deve essere assunto a stomaco vuoto o durante o dopo i pasti. Il cibo infatti può rallentare o ridurre l’assorbimento di alcuni farmaci vanificando una corretta funzione terapeutica. Ci sono poi dei cibi, vedi latte, succo di pompelmo, alcool, che devono essere assolutamente evitate durante certe terapie.
Altra buona norma è chiedere sempre chiarimenti al proprio medico o al farmacista in caso di dubbi: se dimentico una dose cosa devo fare? Posso prendere farmaci da banco o integratori durante questa cura?
È raccomandata sempre l’assunzione dei farmaci con molta acqua per favorire la discesa nello stomaco e nell’intestino. È poi utile chiedere quali potrebbero essere gli effetti collaterali più frequenti e quelli , che essendo di lieve entità , debbano essere tollerati e continuare la terapia. Controllare la data di scadenza del farmaco è sempre una buona precauzione: formulazioni liquide tipo sciroppi o colliri una volta aperte hanno una durata limitata segnalata in genere sul foglietto illustrativo.
Bisogna ricordarsi infine che i farmaci vanno conservati rispettando criteri ben precisi: vanno tenuti in luogo fresco ed asciutto, non accessibile ai bambini, a temperatura ambiente, lontani da fonti di calore o se specificato in frigorifero.
QUINDI FACCIAMO MOLTA ATTENZIONE NELL’ASSUMERE FARMACI: non curiamoci da soli con integratori, vitamine, prodotti da banco o fito-terapici magari seguendo i consigli di un amico, di un articolo di giornale o di un programma televisivo , ma cerchiamo sempre di consultare il nostro medico curante o il farmacista prima di iniziare una nuova terapia.
Articolo a cura del dott. Paolo Favero