ARTROSI: diagnosi e terapie

ARTROSI: diagnosi e terapie

Artrosi

L‘artrosi, a differenza dell’artrite, non è una malattia infiammatoria, ma una forma degenerativa cronica. Colpisce soprattutto le persone più avanti con gli anni perché è connessa all’usura delle articolazioni.

Le strutture articolari più frequentemente colpite sono quelle maggiormente sollecitate dal peso e dall’attività, tra cui ginocchia, anche, spalle, mani, piedi e colonna vertebrale.

Con il processo degenerativo dell’artrosi si assiste a un assottigliamento della cartilagine articolare e in seguito a deformità ossee che causano il dolore e i sintomi specifici dell’artrosi, particolarmente evidenti a livello delle falangi distali delle mani, per esempio.

 

 

La sintomatologia dell’artrosi.

Trattandosi di una patologia reumatica legata all’usura dell’articolazione, la sintomatologia che la caratterizza è di lunga durata: il dolore artrosico (che chiamiamo anche meccanico) dura generalmente per molti anni e peggiora all’uso dell’articolazione; è un dolore spesso asimmetrico, per esempio tra le due ginocchia, i due polsi, le due mani. Altri sintomi sono la presenza di scrosci a livello dell’articolazione e l’instabilità della stessa dopo inattività.

L’artrosi interessa soprattutto:

  • la colonna vertebrale (cervicale e lombare);
  • le ginocchia e le anche (articolazioni da carico);
  • le mani e in particolare il pollice.

I fattori di rischio dell’artrosi.

Il perso corporeo è generalmente indicato come uno tra i fattori di rischio, ma rappresenta anche il principale fattore di rischio modificabile tra quelli responsabili di artrosi. Altri fattori di rischio, non modificabili però, sono per esempio la storia familiare, l’invecchiamento e il sesso femminile, come spesso avviene in Reumatologia.

 

Diagnosi dell’artrosi.

Nella visita reumatologica lo specialista ascolterà i sintomi riferiti dal paziente, cercherà di riconoscere il tipo di dolore verificando se è riconducibile all’artrosi e inviterà il paziente a effettuare una radiografia, che rappresenta l’esame di elezione per la diagnosi.

Anche laddove la radiografia rivelasse la presenza di artrosi, però, è fondamentale comprendere l’entità del dolore per la scelta terapeutica. È infatti la presenza dei sintomi a guidare il percorso del singolo paziente: dai farmaci antidolorifici all’intervento chirurgico per l’impianto protesico.

 

Approccio terapeutico.

Oggi purtroppo non è ancora possibile curare l’artrosi, ciò che possiamo fare è intervenire sul dolore cercando di controllarlo attraverso una terapia sistemica o infiltrativa locale con acido ialuronico, un lubrificante che migliora la funzione dell’articolazione.

In generale va incoraggiato uno stile di vita corretto con il controllo del peso corporeo, mentre in casi avanzati la protesi è la terapia risolutiva.

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