La tosse non passa, la febbre sale e il respiro si fa più corto. È solo un raffreddore che si è complicato o potrebbe trattarsi di qualcosa di più serio, come una polmonite?
Questa è una domanda che molti si pongono, soprattutto nei mesi più freddi o dopo un’influenza mal curata. Capire che cos’è davvero la polmonite, come si manifesta e come si cura è fondamentale per affrontarla nel modo giusto, senza panico ma con consapevolezza.
La polmonite è un’infezione che colpisce i polmoni, provocando l’infiammazione degli alveoli – quelle piccole sacche d’aria dove avvengono gli scambi di ossigeno con il sangue. Quando si infiammano, si riempiono di liquido o pus, rendendo la respirazione più difficile.
Si può contrarre fuori dall’ospedale (polmonite “comunitaria”) o durante un ricovero (polmonite “nosocomiale”), e può colpire chiunque, anche se i soggetti più fragili – come anziani, fumatori, persone con malattie croniche o sistema immunitario debole – sono i più a rischio.
Le cause? Nella maggior parte dei casi sono batteri, come lo Streptococcus pneumoniae. Ma ci sono anche virus (tra cui quelli influenzali e il SARS-CoV-2), e in situazioni particolari anche funghi o altri agenti meno comuni.
I sintomi: quando sospettare una polmonite
Non sempre è facile distinguerla da una brutta influenza, ma alcuni segnali devono far drizzare le antenne:
- Tosse persistente (o peggiorata negli ultimi giorni)
- Febbre sopra i 38°C
- Espettorato denso e colorato (giallo-verde)
- Mancanza di respiro o respiro affannoso
- Dolore al petto
- Sensazione di spossatezza generale
Negli anziani e nelle persone fragili, i sintomi possono essere meno “rumorosi”: magari non c’è febbre alta, ma si manifestano confusione mentale, disorientamento o sonnolenza insolita.
Come si fa la diagnosi?
Il medico, oltre a valutare i sintomi, può richiedere una radiografia del torace, analisi del sangue e, se necessario, un tampone nasale per verificare la presenza di virus.
In casi particolari – come in pazienti già ricoverati o con sintomi gravi – si fanno anche esami più specifici per identificare il germe responsabile e scegliere l’antibiotico più adatto.
È sempre necessario andare in ospedale?
No, molte forme di polmonite si curano a casa, con la giusta terapia e un po’ di riposo. I medici usano dei criteri precisi per valutare la gravità del caso. Età, pressione bassa, frequenza respiratoria elevata, stato mentale alterato o malattie croniche sono fattori che possono spingere al ricovero.
In linea generale:
- Polmoniti lievi: si curano a casa, con antibiotici orali e controllo dei sintomi
- Polmoniti moderate o gravi: possono richiedere l’ospedalizzazione e cure più intense, a volte anche in terapia intensiva
Come si cura la polmonite?
La cura più comune è l’antibiotico, ma non uno qualsiasi: la scelta dipende dalla gravità, dall’età del paziente, dalla presenza di altre malattie e, quando possibile, dal tipo di germe identificato.
Nei casi più seri, la terapia può essere somministrata per via endovenosa e associata a farmaci antivirali o corticosteroidi (per ridurre l’infiammazione nei polmoni). La durata della cura varia, ma in genere va dai 3 ai 10 giorni.
Cosa cambia per chi ha già problemi respiratori?
Chi soffre di BPCO – cioè bronchite cronica o enfisema – può facilmente sviluppare una riacutizzazione con sintomi simili alla polmonite. Anche in questi casi, però, non sempre servono antibiotici: spesso si gestisce con farmaci per i bronchi e un attento monitoraggio.
Le polmoniti “ospedaliere” o in casa di riposo: più delicate, ma affrontabili
Quando l’infezione si manifesta in ospedale o in una struttura sanitaria, spesso è causata da batteri più resistenti. La diagnosi e la cura in questi casi richiedono più attenzione, con terapie mirate e controlli microbiologici accurati.
Ma con il giusto approccio, anche le polmoniti più difficili possono essere affrontate con successo.
La buona notizia? Si può guarire!
La polmonite, se diagnosticata e trattata tempestivamente, si può curare molto bene. I pazienti in buona salute spesso recuperano in pochi giorni, mentre chi ha condizioni croniche può avere bisogno di più tempo e cure personalizzate.
Un consiglio finale
Se avverti sintomi insoliti come tosse persistente, fiato corto o febbre che non passa, non sottovalutarli. Una semplice visita dal medico può fare la differenza. E, in molti casi, bastano pochi giorni di terapia per tornare a respirare a pieni polmoni.
ORAS Plus ti aiuta a mettere la tua salute al centro
I Check Up per fotografare il tuo stato di salute, le tue visite e i tuoi esami il Libera Professione, i tuoi percorsi sanitari personalizzati, ma non solo: in ORAS Plus troverai anche la Medicina dello Sport e tante attività di consulenza per la tua salute. Scopri tutti i servizi sul nostro sito: https://www.ospedalemotta.it/it/oras-plus/