RIABILITAZIONE DEL POLSO IN ORAS

RIABILITAZIONE DEL POLSO IN ORAS

Il polso è costituito da due articolazioni che collegano avambraccio e mano e consentono i movimenti fisiologici della mano sull’ avambraccio. Parliamo di una articolazione che permette davvero moltissimi movimenti, e proprio per questo è considerata molto lassa, e infatti sono numerosi i legamenti che aiutano a tenere in sede l’articolazione oltre a lavorare in sinergia con i moltissimi muscoli della mano.

Generalmente in caso di caduta, o comunque trauma alla mano, si noterà quasi immediatamente un gonfiore e una impossibilità a muovere il polso. Tale condizione si mostrerà sia in caso di frattura del polso, o di una delle ossa del carpo, sia in caso di distorsione del polso (uno stiramento eccessivo di uno dei legamenti del polso che può stirarsi senza rompersi, oppure si può verificare una rottura).

Il primo esame che è fondamentale è sempre la radiografia Rx, in quanto ci aiuterà a comprendere subito se parliamo di una frattura o di una distorsione del polso. In seconda battuta come approfondimento, si eseguirà una visita clinica per comprendere con più specificità quale legamento è interessato, e il medico può decidere se sottoporre il paziente ad ulteriori esami come una ecografia, oppure procedere ad una Risonanza magnetica. Va detto comunque che gli esami servono a confermare il dubbio diagnostico.

Nel caso di una frattura del polso, in base alla tipologia di lesione e soprattutto del comparto lesionato si deciderà se procedere con un approccio chirurgico, un approccio conservativo con un gesso, oppure un approccio conservativo con un tutore. Scopo, comunque, del mezzo di contenimento è quello di far guarire la frattura in 30- 45 giorni dal trauma.

A seconda dell’opzione di intervento, la guarigione della frattura comporta l’avvio della fase riabilitativa che è diversificata se post-chirurgica o post ingessatura,

Nei primi giorni dopo l’intervento chirurgico, la fisioterapia sarà orientata a trattamenti che controllino il gonfiore e soprattutto il dolore. Si deve continuare con esercizi di riabilitazione polso dopo frattura con mobilizzazione attiva assistita e passiva per massimizzare la mobilità del polso oltre che mobilizzare e recuperare completamente il range articolare. Saranno necessari due mesi per arrivare alla norma.

Dopo la rimozione del gesso o del tutore invece, mobilizzazione attiva assistita e attiva contro resistenza di tutte le articolazioni interessate, esercizi di rinforzo muscolare di polso e mano sia contro resistenza, che grazie all’ausilio di pesi. Rinforzo e miglioramento della presa, motricità fine della mano, mobilizzazione e rinforzo del gomito e della spalla fino alla riabilitazione del polso in acqua.

In ORAS a Motta di Livenza l’equipe dei fisioterapisti è particolarmente attrezzata ad interventi di questa portata.

 

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