Asma

Asma

L’asma è una delle malattie respiratorie croniche più diffuse nel mondo, presente in tutti i paesi anche se con livelli molto variabili. Rappresenta quindi un consistente problema di sanità pubblica, anche perché la sua prevalenza è in aumento a causa della convergenza di diversi fattori.

Si tratta di una malattia complessa che si manifesta attraverso una infiammazione cronica delle vie aeree. L’infiammazione genera un aumento della responsività bronchiale che, a sua volta, causa episodi ricorrenti (i cosiddetti ‘attacchi d’asma’) di crisi respiratorie, respiro sibilante, senso di costrizione toracica e tosse. Durante gli attacchi, che possono essere improvvisi o graduali, peggiorano i sintomi e la funzionalità respiratoria. Se non trattati in modo adeguato, gli attacchi possono essere anche molto gravi e addirittura fatali.Aver individuato nell’infiammazione cronica il punto chiave della definizione della patologia, come avvenuto in anni recenti, ha avuto importanti ricadute sia a livello diagnostico che di trattamento dell’asma.

Manifestazioni della malattia
La risposta infiammatoria. Un ruolo importante nella risposta infiammatoria è svolto dai linfociti T e dalle cellule ‘strutturali’ delle vie aeree (fibroblasti, cellule epiteliali ed endoteliali), entrambi produttori di citochine, proteine secretorie che fungono da mediatori infiammatori. Questi mediatori causano la contrazione del muscolo liscio delle vie aeree e inducono numerose alterazioni a livello del tessuto su cui agiscono. In risposta alle lesioni infiammatorie, l’epitelio delle vie aeree tende a reagire producendo un ispessimento della membrana basale. Inoltre, si verificano altre alterazioni strutturali, come l’ipertrofia e l’iperplasia delle cellule muscolari lisce delle vie aeree e l’aumento di volume delle ghiandole della sottomucosa bronchiale.

L’atopia. L’asma è spesso associata a un fenomeno noto come atopia, cioè una iperproduzione di immunoglobuline E (IgE, dette anche) dirette contro i comuni allergeni ambientali, come i pollini di fiori e piante, le spore dei funghi, gli acari della polvere, i peli degli animali, le muffe e alcune proteine animali. In seguito all’esposizione ad allergeni, gli anticorpi già sensibilizzati danno il via alla risposta infiammatoria. L’atopia è il maggior fattore di rischio noto per lo sviluppo di asma bronchiale e di altre forme allergiche.

L’iperresponsività bronchiale. E’ l’aumento della risposta del muscolo liscio, che in seguito a stimoli interni (infiammazione delle vie aeree) ed esterni reagisce contraendosi in modo eccessivo e troppo frequente. A questa iperresponsività corrisponde una variabilità della funzionalità respiratoria e un aumento del tono muscolare delle vie aeree. La relazione tra iperresponsività e altre caratteristiche della malattia rimane complessa, e non sempre i trattamenti che riducono l’infiammazione hanno effetto sulla iperresponsività, forse a causa delle alterazioni strutturali delle vie aeree dovute all’infiammazione cronica.

Broncoostruzione. Può essere il risultato di quattro meccanismi: la contrazione del muscolo liscio delle vie aeree, l’edema della parete bronchiale, la formazione di tappi di muco che occludono il lume e diverse alterazioni strutturali della parete delle vie aeree. Tutti questi meccanismi sono associati all’infiammazione delle vie aeree.

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